Nome? Andrea Francesco

Cognome? Raciti

Professione? Farmacista

Da quanti anni si occupa di Omeopatia? 16

Com’è nato il suo interesse per la materia? Durante il tirocinio in Farmacia vedevo che diverse persone chiedevano ai farmacisti informazioni sull’uso di questi prodotti ed io mi sentivo inadeguato anche solo nel comprenderne i nomi.

Chi è stato per lei fonte di ispirazione? Il mio professore di Fisica all’università; che durante una lezione affermò che avrebbe riempito d’oro chi tra noi studenti in futuro fosse riuscito a dimostrare come dell’acqua fresca venduta a caro prezzo potesse essere terapeutica.

Perché associare medicinali omeopatici ai classici farmaci? Perché la medicina è una sola e lo scopo è solo cercare di migliorare la qualità della vita dei pazienti con qualunque strumento a disposizione.

Cosa risponderebbe a chi dice: o farmaci allopatici o medicinali omeopatici? Che non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere.

Perché avvicinarsi all’Omeopatia? Perché per un farmacista il suo studio colma in primo luogo una lacuna formativa, e in seconda battuta perchè il linguaggio dell’omeopatia, che mette al centro il paziente e non la malattia, obbliga a tornare ad un maggior rispetto per le persone che soffrendo si rivolgono alla medicina. La cura che verrà proposta non sarà più farmaco-centrica, ma complementare a ciò che è il meglio per il malato, sia quindi un farmaco allopatico, omeopatico o una semplice parola.

Quando si può consigliare l’Omeopatia? Ogni qualvolta il terapeuta lo riterrà necessario e conveniente, in accordo con il paziente e in complementarità con qualunque altra pratica e terapia.

Tre vantaggi dell’omeopatia. Sicura, Efficace, Unica.

Quali sono i principali dubbi dei suoi clienti/pazienti sull’omeopatia? Devo crederci altrimenti non funziona, è molto costosa. Entrambe affermazioni non corrette; si crede in Dio o in quello che si vuole, non in un medicinale; ed il costo per l’omeopatia classica è oramai paragonabile a quello di altri farmaci da banco.

Cosa può significare per un paziente avere la possibilità di ricevere un consiglio omeopatico da un Professionista? Significa avere una persona che si interessa al suo problema estendendolo alla soggettività di sintomi e comportamenti che la malattia sta facendo emergere. Vuol dire approfondire il disagio di chi soffre non banalizzandolo e cercando un’efficacia terapeutica maggiore.

Consiglierebbe ad un collega di specializzarsi in questo ramo? Se si, perché? Sì, perche il linguaggio dell’omeopatia, con il suo metodo di indagine approfondito aiuterebbe ogni professionista della salute a comprendere meglio chi ha di fronte, migliorando l’anamnesi, e la scelta della terapia anche puramente allopatica. Utilizzare l’omeopatia e il suo linguaggio non vuol dire prescrivere o consigliare solo farmaci omeopatici, vuol dire imparare ad ascoltare meglio i propri pazienti.

Ci parli un po’ del  vostro libro in uscita. È un libro semplice ed immediato adatto sia per gli addetti al settore sia per i pazienti; utilizzando una chiave di lettura im

mediata chiunque può trovare il farmaco omeopatico adatto al proprio bisogno, o comprendere la prescrizione che gli è stata fatta. È la sintesi del lavoro che in oltre 12 anni con l’amico Cesare abbiamo fatto per divulgare e spiegare meglio l’omeopatia. 

Impegni futuri? Cercare di far capire che il farmacista è sempre di più un professionista sanitario che grazie ad una continua formazione ed attenzione al paziente può giocare un ruolo importante e crescente all’interno del SSN.

Ha altri progetti in cantiere? Ogni giorno ne creo di nuovi; non bisogna mai stare fermi su nessuna posizione.

Cosa si augura in futuro per l’Omeopatia? Oggi l’omeopatia, in Italia in particolare, sta vivendo uno dei suoi periodi più bui. Mi auguro che i medici, i farmacisti e i politici comprendano che solo la pluralità di voci, di esperienze e di posizioni può portarci a progredire nello sviluppo scientifico. Il contrario, la scelta miope e poco lungimirante di ascoltare solo la campana che suona più forte, non potrà che renderci solo più deboli.

Queste le parole del Dott. Raciti e cliccando qui potete leggere l’intervista che già avevamo fatto al Dott. Maffeis, citato anche in questa intervista.

Il dott.Raciti e il dott.Maffeis a partire dal 22 Ottobre cominceranno una serie di serate di aggiornamento professionale che vi consigliamo di non perdere. Visita la pagina con le tutte le date cliccando qui oppure direttamente su www.omeometodo.it  cliccando qui.

La lettura di quest’intervista vi ha incuriosito o suscitato domande che vorreste fare a noi o ai dott.ri Raciti e Maffeis? Scrivete a farmaquaderno@gmail oppure cliccate qui .