Continuiamo il nostro viaggio alla scoperta dei rimedi omeopatici applicati alle patologie che quotidianamente il farmacista incontra durante il suo lavoro. In questo articolo parleremo di una patologia molto frequente tra la popolazione che ha una recrudescenza in primavera e autunno: il reflusso gastroesofageo.

La malattia da reflusso gastro esofageo(GERD) è una sindrome dove il materiale acido e gli enzimi risalgono dallo stomaco verso l’esofago provocando infiammazione e dolore. Circa il 10% della popolazione ne soffre giornalmente, mentre la metà ne soffre da una a volta al mese fino a una volta a settimana. Questa patologia è causata dalla chiusura non corretta dello sfintere esofageo. I sintomi possono essere: bruciore di stomaco, dolore retrosternale, sensazione di rigurgito acido, disfonia, raucedine, tosse, laringite cronica. Spesso è associata all’ernia iatale. L’ernia iatale è una patologia dove lo stomaco subisce, in una sua piccola porzione, una sorta di spostamento verso l’alto passando attraverso un foro chiamato iato esofageo e arriva nel torace.

I rimedi omeopatici, in questi casi, sono consigliati alla 9 CH 3 granuli mezzora prima dei pasti.

Se questi sono i sintomi più comunemente riscontrati, da un punto di vista omeopatico è possibile distinguere e sottolineare le più particolari caratteristiche del sintomo di ogni persona che lamenta tale disturbo. Per la scelta corretta del rimedio occorre indagare e ricercare questi sintomi particolari e caratteristici, così come li descrive Hahnemann nel suo “Organon dell’arte del guarire”, e allo stesso tempo occorre un approfondito studio della Materia Medica.  Accenniamo di seguito alcuni dei rimedi utilizzabili, ognuno con le proprie particolarità, con la speranza di alimentare la vostra curiosità nell’approfondire la Materia Medica e darvi un’idea della varietà dei rimedi omeopatici e della possibilità di personalizzazione del consiglio.

Penseremo a Nux Vomica quando il paziente, soprattutto in un periodo stressante di super lavoro, lamenta bruciore di stomaco, acidità, singhiozzo post-prandiale accorgendosi di stare meglio con bevande calde. Lycopodium invece si accorge del bruciore di stomaco dopo il pasto e si sente sazio dopo i primi bocconi. Phosphorus brucia e gli brucia tutto l’esofago. Rimedio da tenere presente soprattutto in un soggetto che si avvicina alla costituzione fosforica. Se la digestione è lenta o difficoltosa, specialmente dopo aver mangiato cibi grassi si può pensare a Pulsatilla, sempre tenendo presente le tante caratteristiche del rimedio e la corrispondenza con i sintomi del paziente. Argentum Nitricum ha aerofagia dopo i pasti, bruciore, gonfiore, rigurgiti acidi. Rimedio da tenere presente soprattutto se il disturbo si presenta in seguito o in concomitanza con un periodo di ansia che agita il paziente. Se è l’acidità il sintomo predominante o l’unico, dobbiamo ricordarci di Robinia in cui il reflusso grastroesofageo si aggrava la notte e l’acidità corrode perfino i denti. Potreste anche incontrare il paziente che nota di avere mal di testa quando soffre di acidità e cattiva digestione. Se il mal di testa è a livello frontale sopra gli occhi, pulsante e con vomito acido e bruciore gastrico, è a Iris Versicolor che dobbiamo pensare.

 

 

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Lo Staff di Il Quaderno del Farmacista Omeopata