Omeopatia in ambito oncologico
Quiz del Lunedì del Farmacista Omeopata – Risposta n°11
La risposta corretta dell’undicesimo Quiz del Lunedì del Farmacista Omeopata è : sì, può essere utile come supporto e accompagnamento al trattamento farmacologico. Affrontiamo con la domanda “l’omeopatia può essere utile in oncologia?” un argomento delicato.
La premessa fondamentale, e che sottolineiamo, è che con i medicinali omeopatici non si cura il cancro. Abbiamo infatti specificato, nella risposta al quiz, che possono rappresentare
un valido sostegno e aiuto nell’accompagnare le terapie farmacologiche e i trattamenti prescritti dall’oncologo. Proprio perché l’omeopatia considera prima di tutto la persona in quanto persona, prima che come paziente, rappresenta un’opportunità come supporto sia dal punto di vista fisico che dal punto di vista psicologico. Nel primo caso perché può aiutare a ridurre gli effetti collaterali a cui si può andare incontro durante i trattamenti medici necessari, i quali possono venire seguiti meglio se meglio tollerati, permettendo alla terapia di svolgere il suo compito nel miglior modo possibile; nel secondo caso perché non è da trascurare lo stress e tutta un’altra serie di emozioni che si scatenano in queste situazioni.
Michèle Boiron e François Roux, con la collaborazione del dott. Jean-Philippe Wagner, hanno scritto un libro davvero interessante sull’argomento. Il titolo di questo libro è “L’accompagnamento del paziente oncologico. Il ruolo del medicinale omeopatico”, Edra Edizioni. E’ una lettura che consigliamo a tutti i colleghi farmacisti, non solo per i suggerimenti di medicinali omeopatici in base alle specifiche condizioni che possono verificarsi per il paziente oncologico, ma anche per la splendida spiegazione e descrizione del ruolo del farmacista in questo particolare contesto. La collaborazione fra operatori del settore, ancora una volta, si dimostra essere la via migliore per il benessere del paziente. Il farmacista, in accordo con il medico curante e/o lo specialista oncologo, ha la possibilità di aiutare la persona a seguire meglio le terapie prescritte, oltre a mettere a disposizione il suo tempo e la sua competenza nel fornire i suoi consigli per un accompagnamento adeguato e personalizzato. Per approfondire questo argomento vi consigliamo la lettura del libro sopracitato.