Cos’è l’ansia ? Vediamo di conoscere meglio cosa vuol dire e quante sfumature ha una parola così di moda e usata.

 

Foto di Markus Spiske

 

Attualmente la classificazione clinica più diffusa dei disturbi d’ansia fa riferimento al DSM-IV-TR (2000) dell’Associazione Psichiatrica Americana:

  • Disturbo di panico (senza / con agorafobia): è caratterizzato dal ripetersi di attacchi di ansia molto intensi della durata di alcuni minuti.
  • Agorafobia senza anamnesi di disturbo di panico: le persone evitano di recarsi in luoghi specifici per il timore di sentirsi male.
  • Fobia specifica (o semplice): paura sproporzionata o irragionevole di affrontare situazioni o oggetti esterni giudicati pericolosi (ad es. luoghi elevati, mezzi di trasporto, animali, sangue, pratiche mediche).
  • Fobia sociale (o Disturbo da ansia sociale): il soggetto teme di non essere in grado di adempiere ad una prestazione in pubblico (ad es. parlare di fronte ad estranei).
  • Disturbo ossessivo-compulsivo: contenuti mentali (es. immagini sgradevoli) ed espressioni comportamentali (es. riordinare) si impongono alla volontà del paziente in modo ripetitivo ed irragionevole, e spesso i comportamenti compulsivi sono finalizzati a neutralizzare l’ansia provocata dai pensieri ossessivi.
  • Disturbo da stress post-traumatico e Disturbo acuto da stress: quadri specifici susseguenti all’esposizione ad eventi che determinano pericolo per l’incolumità personale (ad es. gravi incidenti, disastri naturali, scene di guerra, aggressioni e stupri).
  • Disturbo d’ansia generalizzato: sintomi d’ansia cronici durano molti mesi e provocano apprensione continua.

In generale L’ansia è uno stato emotivo nel quale l’organismo genera una reazione spropositata di preoccupazione verso un evento.

I sintomi più comuni sono tachicardia, sudorazione, vertigini, stimolo frequente dell’urina, diarrea, mancanza di respiro come se una mano stringesse la gola o mancasse l’aria, tremori agli arti, capogiri, tensione muscolare, emicrania, spossatezza, insonnia.

La medicina allopatica utilizza le benzodiazepine e gli antidepressivi con diversi meccanismi d’azione per controllare i sintomi dell’ansia. La medicina omeopatica ricerca il medicinale omeopatico che meglio

rispecchia i sintomi della persona che soffre di ansia, come la sente e dove, in che modo sta meglio o peggio. E’ un po’ come quando cerchiamo un vestito e scegliamo la taglia che meglio si adatta al nostro corpo. Inoltre dove è possibile l’omeopatia cerca sempre la causa che ha scatenato l’ansia e i sintomi correlati, per esempio un evento vissuto come traumatico ma accantonato che poi si ripresenta sotto forma di ansia generalizzata.

I farmaci omeopatici più utilizzati sono l’argentum nitricum, il gelsemium, l’ ignatia, la calcarea carbonica, l‘ aconitum e la sepia e l’arsenicum album. Si utilizzano solitamente  15-30 CH in granuli una volta al giorno o al bisogno in base alla personale manifestazione del sintomo. Per una corretta posologia e scelta del rimedio vi consigliamo di fare riferimento al vostro farmacista o medico esperti in omeopatia.

Foto di icons8 team

 

 

Argentum nitricum rappresenta l’ansia da anticipazione. La persona sente che il tempo scorre troppo velocemente e non riesce a prepararsi all’evento (emozione molto conosciuta da tanti studenti che si preparano ad un esame). Continua a muoversi e non riesce a stare fermo. E’ la persona che vorrebbe avere terminato la prova prima di iniziare.

 

Foto di designecologist

Invece l’ansia da prestazione è rappresentata da gelsemium. E’ paralizzato dall’evento prossimo, come il dover parlare in pubblico o andare dal dentista,  e non riesce a muoversi. Trema, la salivazione è azzerata e soffre di colite il giorno dell’evento e subito prima.

 

 

 

Foto di Manuel Sardo

 

Ignatia rappresenta l’ansia in generale con attacchi di panico e continui sospiri come se mancasse l’aria. Spesso si può manifestare come quel “nodo in gola” che sulle Materie Mediche Omeopatiche troviamo indicato come bolo isterico. Se si distrae, meglio andando in giro o in viaggio, si sente meglio;  il non pensare all’evento migliora i sintomi che solitamente sono paradossali.

 

 

 

Foto di Ross Findon

Calcarea carbonica è l’abitudinario che ha paura del cambiamento sia a livello lavorativo che a livello di vita personale. Chiunque potrebbe beneficiare di questo rimedio in momenti particolari della propria vita. Non c’è niente di male, ogni cambiamento porta con sé delle difficoltà e, a volte, rifletterci su è già un inizio.

 

 

 

Foto di bogomil mihaylov

L’ansia di Aconitum è una vera angoscia con agitazione e paura di morire. Il panico. Ecco che può servirci in situazioni di panico improvvise e così cariche di terrore. Sono emozioni che il paziente Aconitum prova nel suo stato di malattia, anche un semplice raffreddore, soprattutto se insorge dopo aver preso freddo.

 

 

 

 

 

Foto di Alex

Arsenicum lo ritroviamo in chi è molto stanco e debole, freddoloso ed è molto preoccupato di non riprendersi. Quando è malato, ha paura di non guarire, di stare da solo e di morire. Tutto il suo malessere peggiora tra l’una e le tre di notte. Sta meglio con bevande e alimenti caldi. Lo contraddistinguono la precisione e la meticolosità quasi ossessiva.

 

Foto di Patrick Hendry

Sepia ricerca la solitudine e la penombra. Prova disgusto per la vita e vede sempre il bicchiere mezzo vuoto. L’indifferenza è la sua keynote. Ha perso interesse verso il mondo che la/o circonda e consolarla/o non servirà a farla/o star meglio. Passa da momenti di apatia a momenti di grande irritabilità fino alla collera.