In questo giorno di festa, vorrei scrivere qualcosa di un po’diverso da un argomento specifico  da trattare a scopo divulgativo. Pensando alle feste e al periodo dei regali di Natale ho avuto un’idea per parlarvi di omeopatia in una chiave in po’ diversa.

Pensavo di farvi degli auguri speciali, pensando alle caratteristiche che sottolineano l’attenzione per la sfera emozionale e caratteriale della medicina omeopatica.

Per cominciare vorrei augurare a tutti voi l’allegria e la curiosità di Sulphur, con tutta la sua vitalità e la sua grande capacità di adattarsi all’ambiente che lo circonda.

Aggiungerei per ognuno di voi l’affetto e la simpatia di Phosphorus, ma senza che si brucino ed esauriscano in breve, come suo solito.

Un pizzico di precisione e abilità nella programmazione, tipica di Arsenicum album, può essere sicuramente utile a chi si trova costretto a lavorare da casa dovendo conciliare tutto quanto.

Comprensione. Auguro a tutti voi  la sincera comprensione che Natrum muriaticum ricerca continuamente negli altri senza perdere però la fiducia nel fatto che questi siano davvero interessati a noi e ai nostri sentimenti.

Meno dipendenza dal lavoro per chi, come Nux vomica, non riesce a staccare nemmeno in vacanza, e quindi vi auguro anche un po’ di riposo, se potete; magari siete sfiniti e ne avete bisogno come Arnica.

Vi auguro di danzare come piacerebbe a Sepia e di cantare e cantare ancora che se anche la voce poi se ne va, abbiamo Arum triphyllum per farla tornare.

Allegria, affetto, organizzazione, comprensione, tranquillità, riposo, danza e musica.

Ecco i miei “omeopatici auguri” per tutti voi.

Dott.ssa Cristina Scaglianti